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Nel “cuore” di una bottiglia Maschio dei Cavalieri troviamo migliaia di bollicine fini e leggere, nate da tecniche di produzione e spumantizzazione meticolose e accurate.
A differenza degli spumanti ottenuti con il Metodo Classico e il Metodo Charmat tradizionale, che prevedono una doppia fermentazione del mosto, Maschio dei Cavalieri adotta una tecnica particolare diventata peculiare e distintiva della nostra cantina. Qui vige, infatti, una regola ferrea: stoccare i mosti per averli disponibili durante tutto l’anno, perché solamente così è possibile mantenere intatte la freschezza e la fragranza del succo d’uva. Complice il freddo, nostro grande alleato, i mosti vengono illimpiditi, refrigerati e immediatamente stoccati a temperatura controllata. I nostri enologi hanno quindi a disposizione per la fase di spumantizzazione una base di grandissimo valore organolettico. Pertanto al vino base, sottoposto alla prima fermentazione, viene aggiunto il mosto e solo dopo questa fase avviene la seconda fermentazione. Da qui inizia la vita dello spumante che, quando pronto, passa alla fase successiva, quella dell’imbottigliamento. Questo, per noi uomini e donne del vino, rappresenta un momento fondamentale e delicato. Utilizziamo infatti speciali riempitrici, dette “isobariche”, che consentono di effettuare il riempimento delle bottiglie in un ambiente perfettamente sterile in cui il prodotto non viene a contatto con l’aria. In questo modo il nostro Prosecco e i nostri spumanti preservano in bottiglia tutte le caratteristiche di freschezza e fragranza che sono state gelosamente custodite fino a questa fase.
Nelle nostre cantine i vini frizzanti e gli spumanti non vengono prodotti con la classica doppia fermentazione bensì direttamente dal mosto. In questo modo gli zuccheri, che sono i veri depositari del patrimonio aromatico dell’uva, non vengono mai esauriti.
Il processo produttivo ha inizio con la vendemmia quando le autocisterne refrigerate prelevano dalle aziende vinicole conferenti il mosto appena spremuto per trasferirlo poi nella nostra cantina.
Successivamente i mosti vengono illimpiditi con procedimenti fisici anziché chimici (uso del freddo, centrifugazioni e decantazioni statiche), refrigerati a 0° e stoccati a temperatura controllata affinché siano utilizzabili tutto l’anno senza che subiscano alterazioni organolettiche. Verranno prelevati poco alla volta per la fermentazione.
Il prodotto fermentato viene nuovamente refrigerato e conservato sotto battente di azoto all’interno di autoclavi. Qui l’anidride carbonica imprigionata durante la presa di spuma e il residuo zuccherino restano immodificati.
Si procede quindi all’imbottigliamento, fase delicata per gli spumanti. Per questo motivo nelle nostre cantine sono utilizzate speciali riempitrici, dette “isobariche”, che permettono di lavorare in un ambiente perfettamente sterile. In questo modo i nostri vini mantengono tutte le caratteristiche di freschezza e di fragranza che sono state gelosamente preservate in ogni fase della lavorazione.